Il pellegrinaggio di un nome

Testi di Ed Kashi
Fotografie di Ed Kashi
Per millenni Varanasi, città sacra indù, è stata conosciuta con il nome "Kashi". Il fotografo Ed Kashi l'ha visitata, per scoprire l'origine del suo nome.

9 minuti | 7 Maggio 2021

Per oltre 5.000 anni Varanasi, la città sacra dell’induismo, è stata conosciuta con il nome di Kashi. È stato solo quando ho compiuto 33 anni che ho imparato che il mio nome porta il peso dei secoli, che ha origini sacre e che ha attraversato interi continenti. Questo nome ha viaggiato fino a Kashan, in Iran, in un’antica civiltà ai margini del deserto del Maranjab e poi è migrato in Iraq, la casa dei miei antenati. Ha dato anche origine a Kashgar, città cinese che si trova lungo il crocevia commerciale della Via della Seta.

Questo progetto, personale e antropologico, porta alla luce indizi sulle origini, sulle migrazioni e sulle moderne manifestazioni di un nome. Le mie immagini esplorano la trasmissione e la trasformazione del patrimonio culturale e il retaggio lasciato da commercianti, cercatori e guaritori spirituali che hanno contribuito a diffondere il nome Kashi, lasciando la loro traccia attraverso i continenti e le civiltà.

Nel 2019 ho iniziato la mia ricerca a Varanasi, esplorando l’intramontabile mix donchisciottesco di culture antiche e moderne, intrecciando questa energia cinetica con il movimento costante e la trasformazione.

I nomi sono la nostra eredità che sopravvive a lungo dopo che ce ne siamo andati e che viaggiano attraverso le trasformazioni del commercio, della conquista e della colonizzazione. Sono semi che intrecciano pezzi di storia dimenticati. Non essendo riuscito a conciliare le due parti della mia identità – sia americana che irachena – voglio esaminare i luoghi che portano il mio nome per ritrovare gli indizi della mia appartenenza. 

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Cerimonia Hindu Puja per turisti e pellegrini religiosi al Dashashwamedh Ghat a Varanasi, India, il 3 aprile 2019.

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Una madre e una figlia camminano insieme lungo gli antichi vicoli di Varanasi, India, il 31 marzo 2019.

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Puja alla Tulsi Das House, chiamata così in onore di un famoso poeta del VI secolo, a Varanasi, India, il 4 aprile 2019. Das era venerato per aver democratizzato la religione.

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Puja alla Tulsi Das House, chiamata così in onore di un famoso poeta del VI secolo, a Varanasi, India, il 4 aprile 2019. Das era venerato per aver democratizzato la religione.

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Bambini giocano intorno ad alcune barche nel fiume Gange, o fiume Ganga, il 2 aprile 2019.

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Un senzatetto vaga la notte per i vicoli di Varanasi, in India, il 29 marzo 2019.

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Un ragazzino si gode un rinfrescante ghiacciolo dopo la scuola a Varanasi, India, il 29 marzo 2019.

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Le preghiere del venerdì alla Moschea Alamgir, costruita nel XVI secolo, a Varanasi, in India, il 5 aprile 2019.

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Jayant Kumar Pandey, 45 anni, piange la morte di suo padre Ram Janm Pandey, morto a 101 anni, mentre la pira funebre brucia sullo sfondo al Manikarnika Ghat, il principale ghat di cremazione a Varanasi, India, il 5 aprile 2019.

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Barche in lontananza lungo i ghat a Varanasi, India, il 6 aprile 2019.

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Il rituale indù dell’aarti, eseguito di notte, in un piccolo tempio vicino al ghat di cremazione di Manikarnika a Varanasi, in India, l’8 aprile 2019.

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Una mucca giace morta su un ghat lungo il fiume Gange a Varanasi, India, l’8 aprile 2019.

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La gente del posto torna a casa a piedi dopo una giornata di lavoro nella città vecchia di Varanasi, in India, il 10 aprile 2019.

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Bambini saltano da un ghat nel fiume Gange a Varanasi, India, l’11 aprile 2019.

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  • Ed Kashi

    Ed Kashi è un famoso fotoreporter e regista statunitense, vincitore di numerosi premi fotografici internazionali, che da 40 anni realizza incredibili immagini per documentare le questioni sociali e politiche che definiscono i nostri tempi. Un sguardo sensibile e un rapporto intimo e compassionevole con i suoi soggetti sono le firme del suo lavoro intenso e spietato. In qualità di membro di VII Photo Agency, Kashi è riconosciuto nel mondo per le sue complesse immagini e per la sua interpretazione avvincente della condizione umana.

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