PFAS: LA MAPPA EUROPEA DEGLI INQUINANTI ETERNI

I PFAS sono usati in molti settori diversi: per realizzare padelle antiaderenti, giubbotti impermeabili, cartoni della pizza. Non si degradano nell’ambiente e sono molto mobili, per cui possono essere rilevati in acqua, aria, pioggia, lontre e merluzzi, uova sode ed esseri umani. I PFAS sono collegati al cancro e all’infertilità, oltre che a una dozzina di altre malattie.

Un’inchiesta condotta da Gianluca Liva per RADAR con altre 17 redazioni europee è ora in grado di rivelare che la contaminazione in tutta Europa è molto più estesa di quanto si sappia pubblicamente. L’inchiesta ha individuato l’esistenza di più di 17.000 siti contaminati da PFAS in tutta Europa, ma ha anche evidenziato che i dati disponibili sono ancora pochi e frammentari: la reale portata della contaminazione è ancora sconosciuta.

 

Piemonte, Veneto, Italia

Il polo chimico di Spinetta Marengo è uno tra i punti più caldi della contaminazione da PFAS in Italia. In questa frazione di Alessandria, il polo chimico oggi di proprietà Solvay è al centro di una vicenda molto complessa che ha provocato una crisi ambientale, sanitaria e sociale. La nostra inchiesta fa chiarezza anche su come è iniziato il disastro ambientale dei PFAS in Veneto – la prima area italiana in cui è emersa la gravità del problema – e sugli ostacoli che ancora rimangono per fare giustizia.

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THE FOREVER POLLUTION PROJECT

Questa inchiesta è parte di The Forever Pollution Project, un’indagine crossborder a cui hanno partecipato 18 redazioni da tutta Europa.
Un gruppo che oltre a RADAR Magazine include Le Monde (Francia), Süddeutsche Zeitung, NDR e WDR (Germania), The Investigative DeskNRC (Paesi Bassi) e Le Scienze (Italia), e a cui si sono aggiunti Datadista (Spagna), Knack (Belgio), Deník Referendum (Repubblica Ceca), Politiken (Danimarca), Yle (Finlandia), Reporters United (Grecia), Latvijas Radio (Lettonia), SRF Schweizer Radio und Fernsehen (Svizzera), Watershed e The Guardian (Regno Unito).